lunedì 29 dicembre 2014

Auguri di Buon Anno Nuovo


In tutte le lingue del Mondo!!!


Happy new year! 
Bonne année!
¡Feliz año nuevo! 
Feliz Ano Novo! 
Ein gutes neues Jahr! 
Счастливого Нового Года!
新年快乐!
あけましておめでとうございます! 
Szczęśliwego Nowego Roku! 
Boldog új évet! 
Gelukkig nieuwjaar!
La Mulţi Ani!
Gott Nytt År!
Onnellista uutta vuotta! 
שנה טובה! 
Godt nytt år!
Štastný nový rok!
عام جديد سعيد !
Ευτυχισμένος ο καινούργιος χρόνος!
Šťastný nový rok!
Godt nytår! 
Feliĉan novjaron!
Srečno novo leto!
Feliç Any Nou!
Gëzuar vitin e ri!
Srećna Nova Godina! 
Bliain úr faoi shéan is faoi mhaise duit duit
uut aastat! 
สุขสันต์วันปีใหม่
نايا سال مبارک هو
Щастлива Нова година!
Feliz Ano Novo!
Annum faustum!
Gleðilegt nýtt ár!
Gelukkige nuwe jaar!
Gott nýggjár!
 سال نو مبارک! 
Среќна Нова Година! 
Sretna Nova godina! 
Tezze iliniz yahsi olsun
Laimīgu Jauno Gadu! 
З Новим роком
Selamat Tahun Baru
新年でおめでとうございます
Manigong bagong taon! 
Bloavez mad !
Folle lok en seine! 


E comunque, sempre tanto...
Buon Vento



Centro Italia Vela
Via Donatello, 20 00196 Roma
Tel. 3356329180


Dott. Massimo Francesco Schina 
Ufficiale di Navigazione del Diporto
Comandante Navi del Diporto
Esperto Velista FIV
Istruttore I Livello Yacht e/o Monotipi a Chiglia FIV

venerdì 19 dicembre 2014

Auguri di Natale



Il comandante e l' equipaggio
di
Centro Italia Vela 
Augurano un 
Buon Natale 
ed un 
Felice Anno Nuovo
a tutti gli Amici ed appassionati di vela.

Vuoi un buon consiglio per un originale regalo di Natale?  
Regala (o regalati) una bella esperienza velica, un bel corso, una crociera o anche semplicemente un emozionante  uscita a vela.


Buon Vento



Centro Italia Vela
Via Donatello, 20 00196 Roma
Tel. 3356329180


Dott. Massimo Francesco Schina 
Ufficiale di Navigazione del Diporto
Comandante Navi del Diporto
Esperto Velista FIV
Istruttore I Livello Yacht e/o Monotipi a Chiglia FIV


domenica 14 dicembre 2014

Sabato, una bella uscita

 

Anche sabato 13 abbiamo effettuato una bella uscita dalla nostra base nautica di Ostia
L'idea era di fare un po' di spinnaker, quindi abbiamo montato il circuito.



Quando siamo usciti però c'erano 20 nodi di Ostro, allora abbiamo armato due mani di terzaroli ed abbiamo rinunciato alla nostra idea originaria, non abbiamo dato spi.




Abbiamo fatto un lungo giro alternando tutti al timone

Quando la nostra voglia di vela è stata (momentaneamente) appagata, e si sono risvegliati altri istinti, siamo rientrati ed  abbiamo pranzato in porto.

Nel pomeriggio abbiamo provato e riprovato ormeggi a turno con accostate in banchina
Questa è la vela che piace a noi

Ci sono altre foto, se le vuoi vedere, le trovi qui.


Buon Vento

Centro Italia Vela
Via Donatello, 20 00196 Roma
Tel. 3356329180


Dott. Massimo Francesco Schina 
Ufficiale di Navigazione del Diporto
Comandante Navi del Diporto
Esperto Velista FIV
Istruttore I Livello Yacht e/o Monotipi a Chiglia FIV


lunedì 1 dicembre 2014

La presa a mano di terzaroli




Il nostro obiettivo è ridurre in sicurezza la quantità di vela della randa, per un assetto più equilibrato in rapporto al rinforzo del vento ed al peggioramento delle condimeteo in atto.

La prima cosa da fare, indipendentemente dalla rotta che vogliamo seguire, è disporsi di bolina.  Questa andatura ha due vantaggi, per primo consente di avere abbrivio quando molleremo la scotta randa poiché la vela prodiera “porta” ossia lavora per l’avanzamento dell’unità consentendo il governo al timone, e poi fa sì che il boma non si discosti molto dall’asse longitudinale della barca agevolando l’ammainata dell’inferitura e il serraggio dei matafioni.

Ora dobbiamo scaricare le pressioni sulla tela maestra in modo da facilitarne le manovre: molliamo il vang, molliamo la scotta della randa e cazziamo l’amantiglio. Dobbiamo eseguire le manovre per forza in quest’ordine poiché il vang ha funzione di ritenuta e scotta ed amantiglio sono incocciati alla parte poppiera del boma facendo leva contraria, la prima tesa verso il basso il secondo verso l’alto. Molliamo dunque prima i paranchi sotto al boma e poi tesiamo ciò che ci permette di alare la varea.



Siamo ora pronti a ridurre una porzione di tela, i velai predispongono la randa per una, due o tre mani di terzaroli (non è inusuale vedere barche da regata senza mani alla randa, in tal caso o si sventa o si ammaina) per cui laschiamo drizza randa fino ad incocciare la brancarella al corno di trozza. Paroloni in “barchese” per dire che quando la randa viene parzialmente ammainata sull’inferitura (caduta prodiera della vela) si va ad inserire l’anello rinforzato (brancarella) previsto dal velaio al gancio (corno) che si trova sullo snodo tra boma e albero (trozza) e cazziamo drizza randa per ritesare l’inferitura.

Abbiamo finito con l’angolo di mura ora dobbiamo occuparci dell’angolo di scotta: cazziamo la borosa ad ogni mano di terzaroli vi è corrispondenza tra brancarella sull’inferitura e bugna sulla balumina (caduta poppiera della vela) attraverso la quale passerà un cavo, la borosa appunto, che funge da nuovo tesa base. Se stiamo prendendo una mano è probabile che ci sia vento teso per cui avremo bisogno di una base piatta, di una vela magra perciò è buona norma cazzarla a ferro (ossia il più possibile) avendo cura di non rovinare la vela magari mordendola tra la borosa ed il boma.

Il più è fatto dobbiamo solo rimettere in forza la tela e gonfiarla di vento procedendo a ritroso: laschiamo l’amantiglio, cazziamo scotta randa e appuntiamo il vang

Infine, per far sì che la porzione di vela eccedente sul boma non si rovini fileggiando libera o peggio si incastri da qualche parte strappandosi leghiamo i matafioni ossia sagole che permettono la riduzione d’ingombro della parte di vela appena ammainata.

Solo ora possiamo rimetterci in rotta.



Buon Vento

Centro Italia Vela
Via Donatello, 20 00196 Roma
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Dott. Massimo Francesco Schina 
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