lunedì 30 marzo 2015

Seabag la borsa subacquea e galleggiante

Arriva la bella stagione, si ricomincia a frequentare il mare, e sorge di nuovo il problema della  protezione per gli oggetti personali durante le attività.
Ma ora non temere più di bagnare telefono, documenti soldi o quant'altro, adesso c'è la  Seabag.


La Seabag è una borsa subacquea e galleggiante di forma circolare realizzata con un materiale totalmente impermeabile e resistente alla salsedine e capace di resistere ad elevate pressioni.

La Seabag è costituita da tre strati tutti sigillati ermeticamente, due dei quali costituiscono la camera d’aria, gonfiabile attraverso un apposito dispositivo munito di valvola di non ritorno. 
Il terzo strato, anch’ esso saldato ermeticamente ai precedenti, è dotato di una cerniera a tenuta stagna che protegge dall’ acqua lo spazio interno in cui riporre gli effetti personali (chiavi, documenti, cellulare, etc.). 
La Seabag è utilizzabile anche come poggia testa e in mare come borsa galleggiante.



É la protezione sicura per i tuoi oggetti personali durante le attività in mare. 
La Seabag Original Underwater viene fornita con una cintura e se si vuole, in aggiunta, con un telo da mare in tecnofibra di forma circolare. Entrambe, in funzione delle necessità, possono essere utilizzate come modalità di trasporto della borsa.

La Seabag Original Underwater ti libera dall’ ansia di dover lasciare incustoditi i tuoi oggetti personali, in spiaggia o da qualche altra parte, durante le tue attività in mare.


Se vuoi sapere tutto sulla Seabag, vai al sito dove la puoi anche acquistare on-line.



Buon Vento



Centro Italia Vela
Via Donatello, 20 00196 Roma
Tel. 3356329180


Dott. Massimo Francesco Schina 
Ufficiale di Navigazione del Diporto
Comandante Navi del Diporto
Esperto Velista FIV
Istruttore I Livello Yacht e/o Monotipi a Chiglia FIV

venerdì 27 marzo 2015

Conosciamo i materiali delle vele

Le vele delle barche attuali sono un concentrato di storia e tecnologia.
Sono molteplici le tipologie, i tipi di utilizzo, le forme ed anche i materiali con cui sono costruite.

Trattare questo argomento con completezza esula dalle nostre intenzioni, ci limiteremo a trattare i materiali usati per la costruzione delle vele che sono maggiormente usate oggi giorno, che sono quelle relative ad uno Sloop con randa Marconi  (il cosiddetto Armo Bermudiano), ovvero Randa, Fiocco, Genoa (le "vele bianche") e Gennaker, Spinnaker, e Code 0 (le vele per le andature portanti).

Con questo iniziamo una serie di post dedicati ai materiali utilizzati per la realizzazione delle vele. Non sono pochi, un elenco dei più diffusi non può non comprendere:
  1. NYLON
  2. DACRON®
  3. MYLAR®
  4. PENTEX®
  5. SPECTRA®
  6. VECTRAN®
  7. KEVLAR®
  8. TECHNORA® 
  9. CARBONIO
  10. CUBEN FIBER®
Queste fibre hanno in comune una caratteristica: sono composti da una trama e un ordito, in inglese chiamati WARP e FILL.





Il disegno mostra un rotolo con le tre direzioni principali in cui lavora un tessuto :

  • WARP 0°
  • FILL 90°
  • BIAS 45°
Il Bias non e’ rinforzato da fili come il Warp e il Fill ed e’ quindi la direzione più debole.
Un tessuto può essere composto da un maggior numero di fili in Warp o in Fill.
Ecco l’origine delle due principali nomenclature nel campo dei tessuti :
  • Warp Oriented
  • Fill Oriented.
Il Warp Oriented e’ particolarmante adatto per vele verticali e radiali.


Come mostrano i tre disegni. I tagli verticali non si usano più, se non nelle vele Latine nel rispetto della tradizione.

Il Fill Oriented e’ invece ideale per quelle costruzioni a ferzi orizzontali chiamate Cross Cut.


I tessuti più utilizzati nel campo dei Fill sono i Dacrons. Vengono utilizzati per le vele da crociera economiche e vele da regata dove il regolamento vieta altri tipi di fibra.

Per quanto riguarda lo Spectra, il Vectran, il Kevlar, e il Carbonio, i principi sono gli stessi che per il Dacron con la sola differenza che in quel campo i tessuti sono prevalentemente Warp e in minoranza bilanciati e le fibre sono via via più forti con conseguente diminuzione di peso, diminuzione dell’allungamento e maggiore resistenza ai carichi.
I tessuti per spinnaker, più elastici, sono costruiti in Nylon e Poliestere.

Buon Vento 



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mercoledì 25 marzo 2015

Donne a gonfie vele


Nat Geo People (canale 411 di Sky) sta mandando in onda in prima assoluta in Italia la serie televisiva “Donne a gonfie vele" di quattro episodi dedicata alla vita a bordo di Team SCA.



La serie racconta le storie di vita quotidiana e di allenamento delle ragazze alle prese con la preparazione per la Volvo Ocean Race, il celebre giro del mondo in equipaggio a tappe.
Sponsorizzato da SCA, azienda leader mondiale nei settori dell’igiene con i suoi brand TENA, Nuvenia, Tempo, Tork, Demak’up e Libero, il Team SCA è l’unica barca tutta al femminile, e la prima di sole donne dopo oltre un decennio, a gareggiare in questa edizione della VOR, la regata partita da Alicante lo scorso ottobre e dalla durata di 9 mesi. 



La serie “Donne a gonfie vele” si propone di raccontare, attraverso 4 episodi della durata di 60 minuti l’uno, il lungo e impegnativo percorso di preparazione fisica e psicologica vissuto dalle 13 ragazze del Team SCA in preparazione alla VOR

Donne a gonfie vele” va in onda su Nat Geo People, il canale di National Geographic che offre un viaggio intenso in mondi e stili di vita inediti e sorprendenti, è iniziata sabato 21, alle ore 19, e prosegue con un episodio a settimana per un totale di 4 episodi.



Ogni episodio verrà trasmesso, oltre al sabato sera, in replica la domenica alle ore 14:45, il martedì alle 13, il venerdì alle ore 16:25 e il sabato alle 9:30, per cui hai diverse occasioni per vedere il primo episodio anche se non lo hai visto sabato.

Buon Vento



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lunedì 23 marzo 2015

Uscite di avvicinamento alla vela


Da più parti ci chiedono un'uscita per avvicinare alla vela amici, colleghi e familiari un po' titubanti ma curiosi di provare... per magari prenotare un week end prima che inizi la stagione o una settimana in estate. 



Bene: l'11 e il 12 aprile stiamo organizzando da Roma due distinte giornate dalla mattina al pomeriggio con pranzo a bordo per 6/7 persone al costo di 100 € a persona compreso il pranzo con la possibilità di uno sconto del 10% in early booking
Pertanto 90 € a testa se si versa la quota prima di Pasqua.



Le uscite si effettueranno su Bavaria 36, da Ostia o Fiumicino, a  condizione di avere minimo 6 iscrizioni (quote) per la stessa uscita giornaliera, se per esempio abbiamo 9 iscrizioni gli ultimi 2 (fa fede la data di iscrizione) rimangono in banchina, così fino a 11. Arrivati 12 quote si può far scattare il secondo equipaggio per il giorno successivo.

Buon Vento



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venerdì 20 marzo 2015

Salona 44 ... Born to cruise.

Proseguiamo con la nostra serie di post di recensione di barche, dedicati a tutti coloro che coltivano il loro Sogno di Vela di comprarsi una barca.

Oggi parliamo del Salona 44.



Secondo i giudici di Cruising World Magazine, una delle più prestigiose riviste americane del settore velico, il  Salona 44, per costo, costruzione, caratteristiche e performance di navigazione, è la migliore imbarcazione per l'anno 2015, nella categoria racer-cruiser.



Il Salona 44 è una barca dalle grandi qualità marine, che si manifestano soprattutto con vento rafficato, quando trova da sola un ottimo equilibrio. 
Nella costruzione è stata posta molta attenzione al rapporto peso - piano velico per mantenere ottimali le caratteristiche di performance e sicurezza.



Il pozzetto è ampio e aperto grazie al doppio timone, all' altezza del boma ed al trasto della randa incassato nel pavimento tra i due timoni. E' privo di ostacoli ed include un banco sullo specchio di poppa che si può facilmente convertire da aperto a chiuso o essere utilizzato come un passerella d'imbarco.


Ampi e confortevoli gli interni che possono offrire anche 4 cabine e 2 bagni per lunghe navigazioni e crociere in famiglia e notevoli posti a sedere che possono consentire all'intero equipaggio di raccogliersi in un unico posto. 

Il tinello a forma di L offre ampie superfici di appoggio e di lavoro con maniglie posizionate strategicamente. 


Si può concludere che nel suo design moderno, la priorità è stata data alla vivibilità a bordo. Sia gli esterni che gli interni offrono spazio funzionale ed elegante per piacevoli crociere familiari ed emozionanti esperienze di regate. Insomma, un performance cruiser nato per il Mediterraneo che potrebbe regatare in Oceano

Se ne vuoi sapere di più, abbiamo scaricato per te la brochure tecnica.



Dati Tecnici:
Modello Salona 44
Cantiere Salona Yachts
Progetto J&J Design
Lung.f.t. 13,50  m
Larghezza 4,19  m
Pescaggio 2,10/2,55  m
Dislocamento 9.300  kg
Zavorra 3.400  kg
Sup. velica 119 mq
Motore Yanmar 55 hp
Cabine 3/4
Bagni 2

Buon Vento ... e ... Buoni Sogni! ;-) 


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mercoledì 18 marzo 2015

Vela senza limiti


VELA SENZA LIMITI - Navigazione d’altura & Patente nautica affronta gli aspetti pratici e teorici della navigazione: nomenclatura, andature, stabilità dello scafo, carteggio nautico, navigazione stimata, problemi di corrente, navigazione costiera, regole per prevenire gli abbordi in mare, segnalamenti marittimi, meteorologia, normativa, procedure e dotazioni di sicurezza, armo e disarmo delle attrezzature, manovre di ormeggio, navigazione notturna, navigazione con cattivo tempo, recupero dell'uomo in mare e molto altro ancora.




E' un corso di vela indirizzato sia al neofita che al velista che voglia perfezionare le conoscenze già acquisite. Non solo, è anche un metodo rivolto agli istruttori di vela. Gli argomenti infatti, esposti con semplicità e supportati da eloquenti immagini a colori, sono raccolti mantenendo il percorso didattico seguito da un ipotetico istruttore nelle sue lezioni in aula e in mare

È stato insomma riportato su carta quel che viene concretamente insegnato a un allievo, dalla sua prima volta a bordo di una barca a vela all’ultima uscita di un più specialistico corso d’altura. Affidandosi a un’apposita legenda posta a inizio volume, secondo necessità il lettore può infatti focalizzare l’attenzione esclusivamente sugli argomenti richiesti per l’esame utili alla abilitazione alla conduzione di unità da diporto, o approfondire pagina dopo pagina la scienza della navigazione a vela in ogni sua sfaccettatura. 



Strutturato in quattro sezioni il libro affronta minuziosamente tutti gli aspetti teorici della navigazione e non di meno quelli pratici. Quindi nomenclatura, andature, stabilità dello scafo, carteggio nautico, navigazione stimata, problemi della corrente, punto nave, regole per prevenire gli abbordi in mare, segnalamenti, meteorologia, normativa, dotazioni di sicurezza, ma anche manovre, armo e disarmo dell'attrezzatura, ormeggio, regolazione delle vele, recupero di uomo a mare, gestione di spinnaker e gennaker e molto altro ancora. 



A completamento del testo si aggiungono una guida illustrata dei principali nodi, 130 esercizi di carteggio e un breve dizionario marinaresco.

Se sei incuriosito e vuoi leggerne un anteprima, la trovi qui.

Se lo vuoi comprare, lo puoi fare sul sito di Bolina

Buon Vento



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lunedì 16 marzo 2015

Recupero uomo in mare


Oscar. È così che chiamiamo amichevolmente a bordo il galleggiante provvisto di un’asta sulla cui cima sventola un guidone
Non a caso poiché è proprio la lettera “O” di Oscar (graficamente rappresentata con un rettangolo diviso con una diagonale discendente col giallo sotto e il rosso sopra) delle “Bandiere del Codice Internazionale dei Segnali” ad indicare “Uomo in mare”.



A nostro personale giudizio la manovra per il recupero dell’uomo a mare va eseguita terminandola in cappa o addirittura a motore, se le condimeteo lo consentono, una barca a vela ha l’elica posta dietro la deriva in posizione meno pericolosa per il naufrago rispetto ad un’unità a motore con scafo planante. 
La manovra che stiamo per descrivere è a tutti gli effetti una “presa di gavitello” che termina prua al vento, difficilmente in questa instabile posizione si può pensare al recupero di un uomo a bordo spaventato, assiderato o, peggio, incosciente. Ma tant’è... questa all’esame richiedono e questa è ciò che eseguiremo




  1. Splash... Oscar a mollo
  2. Uomo in mare” dirà l’esaminatore 
  3. Timoniere: "Salvagente in acqua. Uomo di vedetta, distanza e rilevamento". L’aspirante comandante impartisce l’ordine di gettare il salvagente provvisto di 30 m di cima galleggiante in acqua, all’esame non viene eseguito e rimane a bordo sul pulpito di poppa. L’uomo di vedetta altro non è che un membro dell’equipaggio che ha l’esclusivo compito di tenere lo sguardo fisso sul malcapitato senza partecipare in alcun modo alle manovre, durante la prova saremo noi a fornirvi la distanza in metri ed il rilevamento per esempio “ore 6” (ponendoci al centro di un ipotetico orologio e stabilito che la nostra prua indichi mezzogiorno le ore 6 è la nostra poppa... del resto quella sagoma di Oscar si è appena tuffato!). 

È il momento di considerare la nostra andatura. 
Se siamo di bolina allora poggeremo e ci disporremo al traverso
  1. Timoniere: Equipaggio pronti a poggiare.
  2. Equipaggio: Pronti
  3. Timoniere: Poggiamo. Timone “a grammi” alla poggia e poi: Lasca randa, lasca fiocco
Se siamo al lasco allora orzeremo e ci disporremo al traverso:
  1. Timoniere: Equipaggio pronti ad orzare
  2. Equipaggio: Pronti
  3. Timoniere: Orziamo. Timone “a chili” all’orza e poi: Cazza randa, cazza fiocco
Se invece siamo al traverso, 
  1. (come probabilmente sarà perché nessuno vuole complicarvi la vita), allora non fate una cippa lippa e mantenete l’andatura al traverso fino ad una distanza di almeno 4 lunghezze 
ed intendiamo con “lunghezze” la LFT (lunghezza fuori tutto) del mezzo che sta effettuando il recupero. 
  1. Esaminatore: 40 metri ore 6
  2. Timoniere: Equipaggio pronti a poggiare
  3. Equipaggio: Pronti.
  4. Timoniere: Poggiamo. Timone “a grammi” alla poggia e poi: Lasca randa, lasca fiocco
Ci troviamo ora al lasco e subito si chiama l’abbattuta 
  1. Timoniere: Equipaggio pronti ad abbattere
  2. Equipaggio: Pronti
  3. Timoniere: Abbattiamo. Timone “a grammi” alla poggia. Quando la prua comincia ad accostare sottovento: Randa al centro, fiocco a colloAppena superato il fil di ruota quando la randa si gonfia sulle nuove mure ancora cazzata al centro: Lasca randa, passa fiocco
Siamo ora al lasco sulle mure opposte a quelle di partenza, bisogna orzare per tornare sull’uomo a mare da sottovento 
  1. Timoniere: Equipaggio pronti ad orzare
  2. Equipaggio: Pronti
  3. Timoniere: Orziamo. Timone “a chili” all’orza e poi: Cazza randa, cazza fiocco
Dopo aver poggiato, abbattuto ed orzato è il momento di chiedere all’uomo di vedetta... 
  1. Timoniere: Rilevamento e distanza Se si è fatto tutto perbenino si avrà un rilevamento ore 2 oppure ore 10 se ci troveremo a risalire il vento rispettivamente mure a dritta o mure a sinistra. 
  2. Esaminatore: 50 metri ore 2 
Il miglior avvicinamento all’uomo in mare è impallarlo con la sartia sopravvento. Ora se noi non facessimo niente, essendo lanciati ossia avendo una certa velocità, prima o poi prenderemmo Oscar in faccia schiaffeggiandolo con la murata sopravvento circa a metà barca, per evitare che ciò accada proprio il giorno dell’esame dobbiamo scegliere un punto sottovento al naufrago per poter con le vele in bando risalire e fermarci perdendo l’abbrivio prua al vento

Come scegliere dove e quando far mollare randa e fiocco? Se la bandierina in cima all’asta fosse lunga all’infinito questa sventolerebbe sottovento formando un’ipotetica semiretta che parte dall’uomo in mare, ebbene dobbiamo far mollare tutto quando con la nostra prua la intersechiamo a 3 lunghezze sottovento ad Oscar che nel frattempo è entrato in ipotermia... no, no è più facile farlo che descriverlo. 
  1. Timoniere: Pronti a mollare le vele in bando
  2. Equipaggio: Pronti 
  3. Timoniere: Molliamo tutto. Timone “a chili” all’orza e prua al vento, puntate l’uomo in mare come per investirlo perderemo presto l’abbrivio e ci troveremo in stallo con le vele che fileggiano. 
  4. Timoniere: Recupero previsto a dritta (o a sinistra). Il miglior mostravento è la randa che con la scotta mollata è libera, se la varea del boma è al centro barca saremo prua al vento, l’ideale e l’unico modo per il recupero è avere Oscar dritto di prua
Ricapitoliamo. Per il recupero dell’uomo in mare, dopo aver detto: Salvagente in mare. Uomo di vedetta, distanza e rilevamento. Ci si dispone al traverso e da questa andatura con un minimo di 4 lunghezze si poggia, si abbatte e si orza. Ci si riavvicina impallando l’obiettivo con la sartia di sopravvento e si mollano le vele 3 lunghezze sottovento all’uomo a mare, prevedendo il lato del recupero.

Buon Vento



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venerdì 13 marzo 2015

Trasferimento di "Tuatara"


Il Comandante insieme all' armatore e suo figlio stanno trasferendo  "Tuatara" lo Jongert di 20 m con cui faremo splendide crociere.
Come già abbiamo fatto per il trasferimento da Cattaro (Kotor) del catamarano Sunreef 62 "Capolino fa la luna", questo post racconterà il trasferimento, attraverso le loro comunicazioni, per cui sarà continuamente aggiornato. 




12/3 ore 21:30
Ecco in diretta l'imbarco in aereo per Olbia... Costa Smeralda arriviamo!





13/3 ore 9:53
Piazzetta Porto Cervo e Tuatara





13/3 ore 13:45
Non siamo ancora partiti, abbiamo fatto cambusa e approntato la barca per la traversata, aspettiamo Laurent (il figlio dell' armatore) all'aeroporto dove atterrerà alle 16.30 e riconsegneremo la macchina presa a noleggio. Si torna in taxi e si parte alla volta di Ostia, raggiungendo domani sera "Capolino fa la luna" in cantiere.



13/3 ore 18:46
Partiti dalla Sardegna alle 18.15 dall'arcipelago della Maddalena in Costa Smeralda tra Porto Rotondo e Porto Cervo. Tuatara è una "vecchia signora" uno Jongart 65 piedi costruito 25 anni fa, modello su misura come tutte le barche di questo meraviglioso cantiere olandese. Poco gasolio a bordo, quanto basta per la traversata in sicurezza, l'obiettivo è di tirarla in secco col meno carburante possibile senza rischiare, ovviamente. Il vento è praticamente assente si spera un rinforzo nella notte. Per ora abbiamo issato la sola randa e procediamo a motore, siamo già in rotta 070 per Roma dove contiamo arrivare per cena domani sera. 
Ecco il tramonto dietro di noi... Sardegna terra meravigliosa!


14/3 ore 14:34
Stiamo arrivando, si vede il faro di Fiumicino ad un miglio.
La traversata è stata molto tranquilla pochissimo vento durante tutta la notte, solo a metà mattina un Levante che non superava i 15 kts ci lanciava a punte di 8 kts di bolina mure a dritta, uno spasso... Barca comoda e pesante, adatta per fare il giro del mondo, con tante possibilità di bilanciarla con la tela al vento... con due alberi non altissimi e due vele di prua il centro velico lo si può posizionare davvero dove si vuole sempre contenendo lo sbandamento. Ora è tempo di spingere sui lavori (tantissimi) da eseguire in cantiere, Tuatara ha raggiunto Capolino fa la luna  come volevamo e si possono alare le barche insieme
C'è bisogno di aiuto, venite a vedere le barche ma dateci una mano! 
Le vacanze in barca sono splendide ma il lavoro di manutenzione e di ottimizzazione sono i prodromi di una serena navigazione ed oltretutto si ha modo di imparare molto anche con barca ferma e a secco (soprattutto per chi cova nel cuore il suo sogno di vela di comprarsi una barca). 
A giugno bisognerà portarle in Croazia e devono essere pronte e perfette, vi aspettiamo in cantiere a Fiumicino! 
Contattateci!

Buon Vento



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giovedì 12 marzo 2015

Trasferimenti


Questo venerdì il trasferimento di "Tuatara" lo Jongert di 20 m col quale faremo charter questa estate insieme al catamarano di 18 m "Capolino fa la luna"

Il Comandante, l'armatore e suo figlio stasera voleranno a Porto Rotondo in Sardegna per portarlo in cantiere a Fiumicino, vi terremo informati con foto e articoli. 



L' otto o il nove giugno trasferimento delle due barche da Roma a Bari o Pescara (se sarà possibile meglio la seconda), fin da ora 
cerchiamo quattro persone per l'equipaggio.

Così come è stato per il trasferimento di Capolino dal Montenegro e come sempre è stato e sarà per i trasferimenti con Centro Italia Vela NON CHIEDIAMO SOLDI E NON NE DIAMO

È, un modo per voi di fare in sicurezza un'esperienza di navigazione d'altura e per noi un alleggerimento delle ore di guardia in vedetta, dividiamo i costi cambusa in parti uguali e rimarranno a vostro carico solo il raggiungimento del porto di partenza (Fiumicino in questo caso) e di quello di rientro (da Bari o da Pescara, come già detto). 
La durata del trasferimento? Boh... Dipenderà dal vento... Una stima plausibile è di una settimana.


Buon Vento



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