Continuiamo la nostra serie di post dedicati ai materiali utilizzati per la realizzazione delle vele. Oggi parliamo di Nylon.
Estremamente leggero, non poroso, non sopporta forti sollecitazioni e si allunga un po’ di più del poliestere, ormai in disuso. È utilizzato per fare gli spinnaker triradiali, asimmetrici (MPS, Gennaker, RHD).
Tende ad assorbire umidità.
Le grammature più diffuse sono lo 0.75us OZ, o 1.0 us OZ, cioè leggero fino a 10 nodi di vento apparente o per barche sotto i 9 m, o medio 1.5us OZ, che si può portare in genere fino a 20 nodi di apparente.
Esistono anche tessuti più pesanti o intermedi, in genere più cari in quanto c’è poca richiesta,o anche spinnaker studiati per vento forte con doppia pannellatura lungo i bordi della balumina e della base.
Alcuni velai tendono a incollare i vari ferzi e cucire i bordi e i punti di rinforzo. Altri a cucire tutto. Il primo è più soggetto a rottura se usato con un po’ di moto ondoso o quando si fa sbattere, consigliato per chi fa regata e vuole risparmiare qualche grammo con il filo, o su barche fino a 8 m.
L’incollaggio è da alcuni considerato un fattore di robustezza, poiché senza i buchi delle cuciture si eliminano tanti punti di indebolimento e di possibile inizio di strappi nel tessuto.
Quasi tutti gli Spinnakers e Gennakers sono realizzati in Nylon perché coniuga forza e leggerezza, ma, proprio a causa della sua leggerezza, è necessario trattarlo con cura.
Eventuali piccoli strappi possono essere temporaneamente riparati con del nastro di Dacron nylon adesivo, ma appena possibile si consiglia di portare la vela a riparare. Evitate assolutamente il contatto con candeggina o altri prodotti a base di ipoclorito di sodio.
Buon Vento
Centro Italia Vela Via Donatello, 20 00196 Roma Tel. 3356329180 Dott. Massimo Francesco Schina Ufficiale di Navigazione del Diporto Comandante Navi del Diporto Esperto Velista FIV Istruttore I Livello Yacht e/o Monotipi a Chiglia FIV |
Nessun commento:
Posta un commento