Usciti dal porto e raggiunta una ragionevole distanza di sicurezza (ricordiamo che in ambito portuale è vietata la navigazione a vela) ci si dispone con la prua al vento, si riduce la velocità del propulsore sino a raggiungere il minimo di governo, cioè quel tanto che basta per contrastare il vento ed il moto ondoso senza perdere la possibilità di governare.
- Si tolgono i “gerli” ovvero i lacci che trattengono la randa sul boma.
- Se disponibile, si manda un uomo a piede d’albero che aiuterà ad alzare la vela.
- Si punta l’amantiglio e si molla scotta randa e wang.
- Si alza la randa e con il winch si mette in forza il lato di inferitura.
- Si molla l’amantiglio.
- Si cazza la scotta randa.
- Si punta il wang.
Si mette il motore a folle e apriamo il genoa cazzando la scotta di sottovento e contemporaneamente lascando la scotta che comanda l’avvolgifiocco.
Spegniamo il motore e ingraniamo la marcia indietro , cosi da bloccare l’asse e chiudere l’elica a pale mobili o comunque impedire la rotazione dell’elica a causa del flusso d’acqua.
Per passare da un assetto a vela ad un assetto a motore invece, dobbiamo agire come segue:
Accertato che non ci siano cime in acqua, e di essere a ragionevole distanza di sicurezza dal porto, si mette l’invertitore a folle e si accende il motore.
- Si assume una andatura di bolina
- Si ammaina il genoa lascando la scotta di sottovento e contemporaneamente cazzando la scotta che comanda l’avvolgifiocco.
- Si manda un uomo a piede d’albero, si preparano i gerli e si mette in chiaro la drizza.
- Si punta l’amantiglio.
- Si ammaina la randa.
Buon Vento
Centro Italia Vela Via Donatello, 20 00196 Roma Tel. 3356329180 Dott. Massimo Francesco Schina Ufficiale di Navigazione del Diporto Comandante Navi del Diporto Esperto Velista FIV Istruttore I Livello Yacht e/o Monotipi a Chiglia FIV |
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