Oggi vogliamo parlare di libri, e ne scegliamo uno molto simpatico e pieno di informazioni e trucchi per partecipare al meglio ad una regata: Come si vince la Giraglia di Davide Besana.
Davide Besana va in barca da quando aveva undici anni, ha navigato e fatto regate su ogni genere di barca dai due ai quaranta metri, perché gli piace e crede gli faccia bene allo spirito e al fisico.
Con diversi ruoli ha vinto, fra l’altro, la Barcolana, la Roma per Tutti, la Settimana di Alassio, la Millevele, le Regate Pirelli, il Trofeo Zegna, ma soprattutto la Giraglia, al timone della sua Midva, la barca di famiglia in mogano e teak che ha stupito tutti per la sua potenza dopo trent’anni di onde e raffiche.
E' uno scrittore affermato, ed ha collaborato con le principali testate nautiche italiane, e ha pubblicato diversi libri tra cui “La Vela fa Schifo”, “Un Mare di Cazzate”, “Capitani Disastrosi”, “Navigare”, “Scampato Pericolo”.
Ma soprattutto ha avuto un buon successo "Come si vince la Giraglia" un libro illustrato dove simbaticamente con il suo stile Davide fornisce utili consigli per ben assemblare un equipaggio ed una barca con buone doti agonistiche.
Un estratto ben condensato dal capitolo sull'equipaggio.
Abbiamo visto all’ inizio del libro che per vincere questa regata va bene una barca qualsiasi ben attrezzata; anche l’equipaggio può essere qualsiasi, ma ben allenato.
Non portate dormiglioni, non portate bugiardi, tossici, gente che vomita, amanti, clienti, colleghi di grado superiore o inferiore, figli di amici importanti, chi non rispetta le gerarchie e chi parla male degli altri.
Per portare a termine la regata bastano due marinai di buona esperienza, ma per vincerla è tutto un altro discorso.
Un buon equipaggio si divide le responsabilità, le fatiche e la gloria.
Il comandante che fa tutto, sa tutto e da gli ordini avvinghiato al timone non esiste più da anni, ed è sostituito da un team, che cerchiamo di descrivere.
Il Timoniere
(...) Alla Giraglia abbiamo assistito decine di volte all’ angolo del dilettante, una scena pietosa che suggella la sconfitta dell’equipaggio. All’ alba lo skipper/eroe, quello che “io non ho bisogno di dormire” crolla sottocoperta seguito dai suoi emuli (...)
Il navigatore è importante anche nelle regate inshore, se le fate. Infatti qui di solito lo skipper è al timone, il tattico si occupa delle mutazioni del vento e della tattica sugli altri e capita spesso di non sapere a quale boa bisogna andare, specie se il comitato annuncia delle modifiche al percorso.
Il tattico
E’ un personaggio importante, difficile da scegliere e spesso criticato dagli equipaggi meno preparati che non sono in grado di valutarne il livello.
Un bravo tattico deve essere capace di spiegare le sue teorie all’ equipaggio, insegnare, confrontarsi, spiegare in maniera convincente cosa è stato giusto o sbagliato fare.
Oppure può essere (...)
Il prodiere
Nelle costiere lavora come uno schiavo. Trattandosi di costiere in cui la velocità conta più che in un bastone la prua deve cambiare vele in continuazione, piegarle e prepararle al prossimo giro e stare dietro a ordini spesso incomprensibili dati da quei panzoni che occupano il pozzetto e proprio non vogliono capire che dirlo e farlo sono due cose ben diverse.
(...)
L’albero (o il due)
Di solito è il viceprodiere. Rispetto a questo fa un po’ di fatica in più, ha meno responsabilità e meno momenti di gloria, e può anche pesare qualche chilo di più.
Compiti: (...)
Il drizzista
(...) Vista la posizione e la possibilità di mollarla per qualche secondo in genere deve anche passare fuori da bere e accendere le sigarette al pozzetto. Se è un buon barman potrete fare una lunga stupenda.
Non pensiate che sia un lavoro adatto a velisti inesperti; (...)
Il Tailer
Regolare le vele è una grande responsabilità. Il tailer deve dialogare continuamente con il timoniere e tenere sotto controllo le prestazioni della barca. Nelle regate lunghe passa giornate intere a slogarsi il collo e bruciarsi gli occhi, ma soprattutto di notte deve tirare fuori la grinta e cercare di mantenere la barca sui suoi target.(...)
Il Randista
E’ un lavoro abbastanza infame, che costringe a passare la giornata guardando in alto. I tailer del genoa se non altro sono due, si danno il cambio (...)
Interazione a bordo
In regata bisogna scambiarsi molte informazioni. Il tattico o il randista leggono e commentano i dati di velocità e bussola, mentre chi è in falchetta deve avvertire di raffiche, buchi di vento, onde o fatti degni di nota fra barche distanti (...)
Barca no xe republica
Il comandante deve essere uno solo, (...)
Il cambusiere
Uno dell’equipaggio deve essere incaricato della cambusa, anche se poi in regata sarà a prua, alle drizze o dove altro meglio lavora. (...)
Se ti interessa e vuoi comprare qui il libro lo trovi qui.
Buon Vento
Davide Besana va in barca da quando aveva undici anni, ha navigato e fatto regate su ogni genere di barca dai due ai quaranta metri, perché gli piace e crede gli faccia bene allo spirito e al fisico.
Con diversi ruoli ha vinto, fra l’altro, la Barcolana, la Roma per Tutti, la Settimana di Alassio, la Millevele, le Regate Pirelli, il Trofeo Zegna, ma soprattutto la Giraglia, al timone della sua Midva, la barca di famiglia in mogano e teak che ha stupito tutti per la sua potenza dopo trent’anni di onde e raffiche.
E' uno scrittore affermato, ed ha collaborato con le principali testate nautiche italiane, e ha pubblicato diversi libri tra cui “La Vela fa Schifo”, “Un Mare di Cazzate”, “Capitani Disastrosi”, “Navigare”, “Scampato Pericolo”.
Ma soprattutto ha avuto un buon successo "Come si vince la Giraglia" un libro illustrato dove simbaticamente con il suo stile Davide fornisce utili consigli per ben assemblare un equipaggio ed una barca con buone doti agonistiche.
Un estratto ben condensato dal capitolo sull'equipaggio.
Abbiamo visto all’ inizio del libro che per vincere questa regata va bene una barca qualsiasi ben attrezzata; anche l’equipaggio può essere qualsiasi, ma ben allenato.
Non portate dormiglioni, non portate bugiardi, tossici, gente che vomita, amanti, clienti, colleghi di grado superiore o inferiore, figli di amici importanti, chi non rispetta le gerarchie e chi parla male degli altri.
Per portare a termine la regata bastano due marinai di buona esperienza, ma per vincerla è tutto un altro discorso.
Un buon equipaggio si divide le responsabilità, le fatiche e la gloria.
Il comandante che fa tutto, sa tutto e da gli ordini avvinghiato al timone non esiste più da anni, ed è sostituito da un team, che cerchiamo di descrivere.
Il Timoniere
(...) Alla Giraglia abbiamo assistito decine di volte all’ angolo del dilettante, una scena pietosa che suggella la sconfitta dell’equipaggio. All’ alba lo skipper/eroe, quello che “io non ho bisogno di dormire” crolla sottocoperta seguito dai suoi emuli (...)
Il navigatore è importante anche nelle regate inshore, se le fate. Infatti qui di solito lo skipper è al timone, il tattico si occupa delle mutazioni del vento e della tattica sugli altri e capita spesso di non sapere a quale boa bisogna andare, specie se il comitato annuncia delle modifiche al percorso.
Il tattico
E’ un personaggio importante, difficile da scegliere e spesso criticato dagli equipaggi meno preparati che non sono in grado di valutarne il livello.
Un bravo tattico deve essere capace di spiegare le sue teorie all’ equipaggio, insegnare, confrontarsi, spiegare in maniera convincente cosa è stato giusto o sbagliato fare.
Oppure può essere (...)
Il prodiere
Nelle costiere lavora come uno schiavo. Trattandosi di costiere in cui la velocità conta più che in un bastone la prua deve cambiare vele in continuazione, piegarle e prepararle al prossimo giro e stare dietro a ordini spesso incomprensibili dati da quei panzoni che occupano il pozzetto e proprio non vogliono capire che dirlo e farlo sono due cose ben diverse.
(...)
L’albero (o il due)
Di solito è il viceprodiere. Rispetto a questo fa un po’ di fatica in più, ha meno responsabilità e meno momenti di gloria, e può anche pesare qualche chilo di più.
Compiti: (...)
Il drizzista
(...) Vista la posizione e la possibilità di mollarla per qualche secondo in genere deve anche passare fuori da bere e accendere le sigarette al pozzetto. Se è un buon barman potrete fare una lunga stupenda.
Non pensiate che sia un lavoro adatto a velisti inesperti; (...)
Il Tailer
Regolare le vele è una grande responsabilità. Il tailer deve dialogare continuamente con il timoniere e tenere sotto controllo le prestazioni della barca. Nelle regate lunghe passa giornate intere a slogarsi il collo e bruciarsi gli occhi, ma soprattutto di notte deve tirare fuori la grinta e cercare di mantenere la barca sui suoi target.(...)
Il Randista
E’ un lavoro abbastanza infame, che costringe a passare la giornata guardando in alto. I tailer del genoa se non altro sono due, si danno il cambio (...)
Interazione a bordo
In regata bisogna scambiarsi molte informazioni. Il tattico o il randista leggono e commentano i dati di velocità e bussola, mentre chi è in falchetta deve avvertire di raffiche, buchi di vento, onde o fatti degni di nota fra barche distanti (...)
Barca no xe republica
Il comandante deve essere uno solo, (...)
Il cambusiere
Uno dell’equipaggio deve essere incaricato della cambusa, anche se poi in regata sarà a prua, alle drizze o dove altro meglio lavora. (...)
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Buon Vento
Centro Italia Vela Via Donatello, 20 00196 Roma Tel. 3356329180 Dott. Massimo Francesco Schina Ufficiale di Navigazione del Diporto Comandante Navi del Diporto Esperto Velista FIV Istruttore I Livello Yacht e/o Monotipi a Chiglia FIV |