lunedì 16 marzo 2015

Recupero uomo in mare


Oscar. È così che chiamiamo amichevolmente a bordo il galleggiante provvisto di un’asta sulla cui cima sventola un guidone
Non a caso poiché è proprio la lettera “O” di Oscar (graficamente rappresentata con un rettangolo diviso con una diagonale discendente col giallo sotto e il rosso sopra) delle “Bandiere del Codice Internazionale dei Segnali” ad indicare “Uomo in mare”.



A nostro personale giudizio la manovra per il recupero dell’uomo a mare va eseguita terminandola in cappa o addirittura a motore, se le condimeteo lo consentono, una barca a vela ha l’elica posta dietro la deriva in posizione meno pericolosa per il naufrago rispetto ad un’unità a motore con scafo planante. 
La manovra che stiamo per descrivere è a tutti gli effetti una “presa di gavitello” che termina prua al vento, difficilmente in questa instabile posizione si può pensare al recupero di un uomo a bordo spaventato, assiderato o, peggio, incosciente. Ma tant’è... questa all’esame richiedono e questa è ciò che eseguiremo




  1. Splash... Oscar a mollo
  2. Uomo in mare” dirà l’esaminatore 
  3. Timoniere: "Salvagente in acqua. Uomo di vedetta, distanza e rilevamento". L’aspirante comandante impartisce l’ordine di gettare il salvagente provvisto di 30 m di cima galleggiante in acqua, all’esame non viene eseguito e rimane a bordo sul pulpito di poppa. L’uomo di vedetta altro non è che un membro dell’equipaggio che ha l’esclusivo compito di tenere lo sguardo fisso sul malcapitato senza partecipare in alcun modo alle manovre, durante la prova saremo noi a fornirvi la distanza in metri ed il rilevamento per esempio “ore 6” (ponendoci al centro di un ipotetico orologio e stabilito che la nostra prua indichi mezzogiorno le ore 6 è la nostra poppa... del resto quella sagoma di Oscar si è appena tuffato!). 

È il momento di considerare la nostra andatura. 
Se siamo di bolina allora poggeremo e ci disporremo al traverso
  1. Timoniere: Equipaggio pronti a poggiare.
  2. Equipaggio: Pronti
  3. Timoniere: Poggiamo. Timone “a grammi” alla poggia e poi: Lasca randa, lasca fiocco
Se siamo al lasco allora orzeremo e ci disporremo al traverso:
  1. Timoniere: Equipaggio pronti ad orzare
  2. Equipaggio: Pronti
  3. Timoniere: Orziamo. Timone “a chili” all’orza e poi: Cazza randa, cazza fiocco
Se invece siamo al traverso, 
  1. (come probabilmente sarà perché nessuno vuole complicarvi la vita), allora non fate una cippa lippa e mantenete l’andatura al traverso fino ad una distanza di almeno 4 lunghezze 
ed intendiamo con “lunghezze” la LFT (lunghezza fuori tutto) del mezzo che sta effettuando il recupero. 
  1. Esaminatore: 40 metri ore 6
  2. Timoniere: Equipaggio pronti a poggiare
  3. Equipaggio: Pronti.
  4. Timoniere: Poggiamo. Timone “a grammi” alla poggia e poi: Lasca randa, lasca fiocco
Ci troviamo ora al lasco e subito si chiama l’abbattuta 
  1. Timoniere: Equipaggio pronti ad abbattere
  2. Equipaggio: Pronti
  3. Timoniere: Abbattiamo. Timone “a grammi” alla poggia. Quando la prua comincia ad accostare sottovento: Randa al centro, fiocco a colloAppena superato il fil di ruota quando la randa si gonfia sulle nuove mure ancora cazzata al centro: Lasca randa, passa fiocco
Siamo ora al lasco sulle mure opposte a quelle di partenza, bisogna orzare per tornare sull’uomo a mare da sottovento 
  1. Timoniere: Equipaggio pronti ad orzare
  2. Equipaggio: Pronti
  3. Timoniere: Orziamo. Timone “a chili” all’orza e poi: Cazza randa, cazza fiocco
Dopo aver poggiato, abbattuto ed orzato è il momento di chiedere all’uomo di vedetta... 
  1. Timoniere: Rilevamento e distanza Se si è fatto tutto perbenino si avrà un rilevamento ore 2 oppure ore 10 se ci troveremo a risalire il vento rispettivamente mure a dritta o mure a sinistra. 
  2. Esaminatore: 50 metri ore 2 
Il miglior avvicinamento all’uomo in mare è impallarlo con la sartia sopravvento. Ora se noi non facessimo niente, essendo lanciati ossia avendo una certa velocità, prima o poi prenderemmo Oscar in faccia schiaffeggiandolo con la murata sopravvento circa a metà barca, per evitare che ciò accada proprio il giorno dell’esame dobbiamo scegliere un punto sottovento al naufrago per poter con le vele in bando risalire e fermarci perdendo l’abbrivio prua al vento

Come scegliere dove e quando far mollare randa e fiocco? Se la bandierina in cima all’asta fosse lunga all’infinito questa sventolerebbe sottovento formando un’ipotetica semiretta che parte dall’uomo in mare, ebbene dobbiamo far mollare tutto quando con la nostra prua la intersechiamo a 3 lunghezze sottovento ad Oscar che nel frattempo è entrato in ipotermia... no, no è più facile farlo che descriverlo. 
  1. Timoniere: Pronti a mollare le vele in bando
  2. Equipaggio: Pronti 
  3. Timoniere: Molliamo tutto. Timone “a chili” all’orza e prua al vento, puntate l’uomo in mare come per investirlo perderemo presto l’abbrivio e ci troveremo in stallo con le vele che fileggiano. 
  4. Timoniere: Recupero previsto a dritta (o a sinistra). Il miglior mostravento è la randa che con la scotta mollata è libera, se la varea del boma è al centro barca saremo prua al vento, l’ideale e l’unico modo per il recupero è avere Oscar dritto di prua
Ricapitoliamo. Per il recupero dell’uomo in mare, dopo aver detto: Salvagente in mare. Uomo di vedetta, distanza e rilevamento. Ci si dispone al traverso e da questa andatura con un minimo di 4 lunghezze si poggia, si abbatte e si orza. Ci si riavvicina impallando l’obiettivo con la sartia di sopravvento e si mollano le vele 3 lunghezze sottovento all’uomo a mare, prevedendo il lato del recupero.

Buon Vento



Centro Italia Vela
Via Donatello, 20 00196 Roma
Tel. 3356329180


Dott. Massimo Francesco Schina 
Ufficiale di Navigazione del Diporto
Comandante Navi del Diporto
Esperto Velista FIV
Istruttore I Livello Yacht e/o Monotipi a Chiglia FIV

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