lunedì 20 aprile 2015

Conosciamo i materiali delle vele: il Dacron®

Continuiamo la nostra serie di post dedicati ai materiali utilizzati per la realizzazione delle veleOggi parliamo di Dacron®. 


Questo nome è il marchio con cui il filato è stato registrato in America, infatti il tetrapolietilene, polimero di sintesi della tecnologia petrolifera, veniva chiamato anche Teryl,Trevira,Tetoron,Diolin,Terlenka e Terital a seconda del paese di produzione.

Il Dacron ha la caratteristica di rimanere inalterato al contatto dell'umidità, a differenza di tutte le altre fibre naturali.
E' prodotto in quattro fasi: la resinatura, il fissaggio, la calandratura e l' appretto.
Nella resinatura il tessuto viene impregnato di una resina a base di formaldeide che lo plastifica, poi il tessuto viene riscaldato fino far ritirare il filato di poliestre del 10%. Questo naturalmente serra la trama in modo irreversibile dandogli compattezza estrema.
Per aumentare la compattezza, il tessuto è compresso fra rulli riscaldati, che sopratutto stabilizzano le tensioni, è una sorta di normalizzazione della pezza.
L'ultima fase a cui si sottopone il prodotto e quella dell'apprettatura, con questa operazione si cerca di dare una finitura superficiale migliore, spruzzandolo con resine sintetiche epossidiche.



Ideale per la crociera d’altura o mediterranea, il Dacron è ancora il materiale più duraturo, semplice nella sua costruzione ed economico. Il suo vantaggio più grande sono la resistenza e la durata contro il sole, il suo difetto è che le forme che si possono ottenere necessitano sempre di un pò di grasso, hanno cioè più pancia rispetto ad una vela laminata
Il taglio del dacron può essere solo a ferzi orizzontali, o cross cut o X cut. I ferzi sono tagliati perpendicolari rispetto all’infieritura. 
Un tessuto meno si allunga meglio è, e con il dacron basta fare un confronto tra le grammature offerte, per capire subito, che chi vi offrirà un tessuto più pesante, vi sta offrendo maggiori garanzie di durata e resistenza a discapito di performance con poco vento. Del resto il dacron non è ottimizzato per le bave di vento
La durata media è di 15 anni. (Per durata media si intende un uso di 3 mesi all’anno) 



La storia del Dacron comincia lontano, durante la seconda guerra mondiale
Nato per capi “lava e indossa” è stato applicato in una miriade di casi. Anche nelle vele, cominciando negli anni 50. Il primo successo eclatante quello di Agostino Straulino alle Olimpiadi di Helsinki. Regge ancora bene per molti impieghi di crociera e regata su barche non grandi, monotipi dove peraltro è spesso l’unico consentito dal regolamento. 
E’ ancora il materiale più duraturo, semplice nella sua costruzione ed economico. 
Il suo vantaggio più grande sono la resistenza nel tempo e la durata contro il sole. Alla base di questo materiale ci sono un’ infinità di prodotti con differenti caratteristiche meccaniche secondo la lavorazione. Si presta a tutti i tagli a seconda del laminato scelto
Per esempio con una lavorazione asimmetrica che premia il materiale sull’ordito sulla trama, che diventa solo un legante,e poi abbinato a Mylar per sostenere la forma viene lavorato anche in vele di taglio complesso da crociera, come rande full battened. 
Un tessuto meno si allunga meglio è, perlomeno è un risultato positivo che dopo un primo allungamento la vela si stabilizzi. 
I programmi dei velai, a questo punto, sanno prevedere l’invecchiamento. Con il Dacron basta fare un confronto tra le grammature offerte, per capire subito, che chi vi offrirà un tessuto più pesante, vi sta offrendo maggiori garanzie di durata e resistenza a discapito di performance con poco vento
La durata media è di 15 anni. (Per durata media si intende un uso di tre mesi all’anno). 
In caso la vela fosse realizzata con tessuti altamente apprettati per uso regata è consigliato di NON piegare la vela ma di arrotolarla
In caso di lavaggio si raccomanda di effettuare uno sciacquo leggero evitando l’utilizzo di detergenti chimici aggressivi, e si raccomanda di non sfregare la superficie della vela con spazzole o simili con eccessiva energia, onde evitare la riduzione dello stato di appretto presente sulla superficie del tessuto. 

Buon Vento



Centro Italia Vela
Via Donatello, 20 00196 Roma
Tel. 3356329180


Dott. Massimo Francesco Schina 
Ufficiale di Navigazione del Diporto
Comandante Navi del Diporto
Esperto Velista FIV
Istruttore I Livello Yacht e/o Monotipi a Chiglia FIV

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